La quarantena ci costringe tutti a casa e spesso non è facile far passare il tempo in queste giornate che rischiano di diventare tutte uguali. Siamo abituati a ritmi frenetici, a correre da una parte all’altra cercando di incastrare i mille impegni quotidiani, poi improvvisamente un nemico subdolo e molto pericoloso ci costringe a fermarci e a rimanere il più possibile chiusi in casa lontani da amici e parenti per evitare il contagio.
Ognuno di noi si è dovuto inventare una nuova routine, sicuramente ora il maggior tempo a disposizione ci ha permesso di riflettere e forse di dare il giusto peso alle cose, ma soprattutto ha permesso di fermarsi e fare il punto della situazione, di capire dove siamo e dove vogliamo arrivare e come fare per raggiungere l’obiettivo.
Questo è quello che abbiamo fatto anche noi di DragoPress e abbiamo scelto di voler essere ancor più vicino ai nostri clienti e alle tante aziende di eccellenza veneta che ogni giorno, anche in questo momento, si mettono in gioco per portare il nostro Paese ad una veloce ripresa e far si che questa sia migliore di prima.
Per fare questo in maniera concreta, con il nostro progetto “Il Veneto non si arrende” vogliamo far conoscere alla gente di che pasta sono fatti gli imprenditori veneti.
Infatti tanti sono gli imprenditori del settore turistico ed enogastronomico che hanno saputo reagire con prontezza alla situazione, pur adeguandosi alle restrizioni, c’è chi ha attivato nuovi servizi, chi anche in maniera virtuale ha trovato un modo per essere vicino ai propri clienti, chi approfitta per fare lavori di restyling o comunque lavori che normalmente si rimandano per il poco tempo, chi finalmente si dedica a progetti rimasti fino ad ora nel cassetto chi sta progettando nuove strategie una volta che si potrà riaprire l’attività, insomma tanti sono le aziende che hanno reagito cercando un modo per migliorarsi e tornare più competitive di prima ed è proprio per questo che anche noi di DragoPress siamo orgogliosi di raccontare queste storie.
Un perfetto esempio di quanto detto è quello di Isacco Gerotto, chef executive del ristorante Autorimessa di Venezia, che visto che la quarantena lo costringe in casa, ha pensato di trasformare la cucina della sua abitazione in una sede operativa temporanea per sviluppare un progetto partito da poco e di cui è il promotore.
Infatti in accordo con la famiglia Gastaldi, proprietaria storica del ristorante, Isacco sta sperimentando nuove farine e nuovi prodotti Low Carb, ossia con una bassa percentuale di carboidrati , per creare nuovi interessantissimi piatti e nuovi menù ed essere in grado di soddisfare così una più ampia clientela con cibi a lei dedicati pur continuando a portare avanti la qualità e le eccellenze venete che contraddistinguono il ristorante.
La sfida di Isacco è quella di abbinare alla cucina “storica” della tradizione , l’innovazione senza però stravolgere i principi sani e semplici dei prodotti della laguna.
“Appena potremo riaprire il locale – riferisce lo chef – l’intenzione è quella di proporre una serie di appuntamenti culinari tipicamente veneti con piatti low carb e degustazione di vini del territorio; dato che il nostro sarà il primo ristorante in città che utilizzerà queste farine e questi prodotti sarà un’occasione per far conoscere alla nostra clientela questo progetto al quale al momento stiamo dedicando tutte le nostre energie”.
Isacco e la famiglia Gastaldi saranno quindi lieti in questa occasione di riabbracciare i tanti clienti abituali e mostrare loro come hanno saputo approfittare del periodo per accontentare ancor di più i palati sempre più esigenti dei loro pubblico.
Augurando ad Isacco un buon lavoro a noi non rimane che aspettare con la curiosità di assaggiare i suoi piatti “low-carb”appena sarà possibile.